Il Movimento rigeneratore fa parte della disciplina del SEI-TAI, che letteralmente significa coordinazione fisica ed intende regolare la circolazione dell’energia vitale e normalizzarne la sensibilità.
Questa disciplina fu inventata da Haruchika Noguchi nel 1923 sulla scia delle dottrine psicofisiche orientali.
Si propone di aiutare a vivere una vita sana trattando i problemi della salute sulla base dell’ individualità compensando o sostituendo la medicina convenzionale.
Si tratta di una filosofia di vita secondo cui l’uomo non vive solo di cibo, di aria e neanche di sola mente e spirito.
Noi moriamo anche quando abbiamo tutte le intenzioni di vivere. E stranamente a volte viviamo anche quando siamo preparati ad accettare la morte. Secondo il M° Noguchi e molte dottrine orientali la ragione della vita degli esseri umani, non risiede nel loro corpo o nel cibo che mangiano o nell’ aria che respirano.
Essi vivono per qualcos’altro. Qualcosa che ha a che fare con l’ energia di vita delle persone e le onde di contrazione e di espansione. Qualcosa che chiameremo Ki.
Attraverso la ristrutturazione di questo Ki ed i suoi ritmi, (questo Ki che può essere nascosto, assopito, accumulato o mal canalizzato), il corpo può mantenersi sano.
Il significato del Ki è energia vitale: può essere spiegato con l’ analogia con una trottola. Una trottola si alza solo quando gira. Non si può capire perché una trottola si alza solo osservando la struttura. Una trottola cade quando perde i suoi giri. Quando una trottola è alzata appare che vi è una forza che lavora per mantenerla in alto. Questa forza, nel corpo umano, può essere paragonata al Ki.
Possiamo ristrutturare il Ki nell’ organismo umano, innanzi tutto mantenendo il nostro corpo in stato sensitivo. Ciò è possibile attraverso l’ allenamento del sistema nervoso extrapiramidale, ossia il sistema che muove il nostro corpo senza che intervenga la volontà.
Noi siamo abituati ad allenare la parte volontaria del nostro corpo per migliorarne il rendimento. Ad esempio se vogliamo suonare bene il pianoforte, alleneremo molto le dita.
Non siamo però abituati ad allenare il nostro sistema nervoso involontario che è quello che dirige le nostre energie misteriose laddove il nostro corpo ne necessita urgentemente.
Noi poggiamo istintivamente una mano dove sentiamo dolore, noi grattiamo un prurito e lo sentiamo sparire senza sapere perché. Allo stesso modo il movimento interiore ripristinando la circolazione del Ki, aiuta il nostro corpo ad essere sano.
Una vera e propria tecnica pratica non esiste.
E’ importante fare il vuoto mentale aiutandosi con alcuni esercizi di respirazione e di rilassamento. Quando la mente sarà vuota di pensieri il corpo comincerà spontaneamente, involontariamente a muoversi.
Possiamo stimolare ulteriormente il movimento involontario agendo sul cervelletto attraverso un piccolo movimento ondulatorio della colonna vertebrale.
Scopriremo il “nostro” movimento rigeneratore col tempo, piano piano, con la scoperta del sé, della propria infanzia, delle proprie solitudini o angosce, del proprio punto di partenza.